Il monte Porcile, ancora rocce vulcaniche, con vista mare

 

Il monte Porcile è il maggiore dei rilevi vulcanici di questa zona. Ha una cima ampia e spoglia, accessibile dalle due estremità del crinale e con fianchi molto ripidi. E’ un monte suggestivo, per i colori e la consistenza delle rocce, i resti delle vecchie miniere alle sua falde, e gli itinerari che si percorrono per raggiungerne la cima.

Vi propongo questa escursione ad anello, con partenza da Statale, che rappresenta forse la sintesi migliore per vedere tutti gli aspetti caratteristici di questi ambienti.
Partiamo dal piccolo centro in val Graveglia e saliamo lungo una pista di servizio di vecchie cave. Raggiungiamo poi le falde di monte Porcile, con resti di vecchie edifici di miniera, e ne costeggiamo il versante per raggiungere il crinale tra monte Verruga e Porcile. Saliamo alla cima del monte, con grandi viste sulle montagne attorno e sul mare, e ridiscendiamo dalla parte opposta. Seguiamo poi una vecchia pista che, ancora in ambienti suggestivi, ci riporta a Statale.

Il monte Porcile

Punto di incontro: il piccolo centro di Statale, in val Graveglia, che dovremo raggiungere con mezzi propri.

Durata: 5-6 ore di cammino, a seconda del nostro ritmo; necessario pranzo al sacco.  

Impegno: itinerario di medio impegno , con tratti un po’ accidentati e in notevole pendenza

Difficoltà: nessuna di rilevo, salvo condizioni particolari. 

Periodo: tutto l’anno, in assenza di neve. Ideale primavera-autunno.

Altro
Possiamo fare un itinerario simile anche con partenza dal passo del Bocco di Bargone: è più breve, con dislivello minore, quindi fattibile anche in mezza giornata. E’ però meno completo e suggestivo

Filippo D’Antuono – piudimille.com – Esperienze di natura in Appennino – Tutti i diritti riservati

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