Sandali da escursione ?

In escursione con i sandali: idea da una storia di amore

 

5 agosto 2020

In un libro di itinerari, neanche tanto vecchio, che riguardava zone tutt’altro che impervie, mi è capitato di leggere una frase vecchio stile tipo: “E ci vogliono ai piedi gli scarponi da montagna, non quelle scarpe da pseudo camminatori che vanno di moda adesso”. È un’opinione decisamente molto netta. E io invece sono qui a scrivere di sandali da escursione.
Allora, guardate la foto. Non ho paura di fare pubblicità, perché loro non sono purtroppo più in produzione da tempo, e non erano neanche nati come sandali da escursione: li ho usati tantissimo per uso quotidiano.

I  miei vecchi sandali, con cui ho avuto una storia di amore

La loro suola consumata, che mi ha convinto a non metterli più, per non dovere poi buttarli

Poi, una volta, mi sono trovato in Armenia con l’occasione di salire al monte Azhdahak: potevo perderla? Ma non avevo niente, tranne lo zainetto per bagaglio a mano. Alla proposta di vecchie scarpe in prestito non ho avuto dubbi: ho scelto i miei sandali. Poi, ho usato i pantaloni che avevo, casacca del pigiama per ripararmi dal sole (è stata  indispensabile ma era blu, meglio se fosse stata bianca), cappello in prestito, giubbotto di jeans e via. In breve, da 2000 metri a quasi 3700, con 20 km in andata e 20 in ritorno (ultimo tratto di ritorno su cassone di provvidenziale camion UAZ).
Vero che il terreno non era troppo accidentato, ma loro, i sandali, sono stati fantastici. Da allora lo ho usati qualche altra volta, poi li ho accantonati per amore, per non perderli.

In avvicinamento al monte Azhdahak, dove mi portarono i miei sandali

Passando di scarpa in scarpa, però, il desiderio di avere i piedi più felici è diventato sempre più forte. I classici scarponi da montagna li avevo già abbandonati, anche perché d’inverno me ne sto spesso in zone poco invernali. Per il resto,  si trova ormai di tutto: scarpe da escursione sopra la caviglia, di vario peso, scarpe basse, di consistenza diversa, scarpe con tomaia a rete, incroci tra scarpe e sandali, più o meno aperti e, infine, i sandali.
Ma prima riguardate i mitici: tomaia di pelle, punta coperta, chiusura semplice e indistruttibile, suola con sughero, già allora perfettamente ammortizzata, bene scolpita, flessibile ma consistente (anche se la vedete ormai consumata dal grande uso).
Adesso di sandali ce ne sono tanti; nella foto vedete i miei di adesso, un po’ impolverati: la marca l’ho coperta perchè questi ancora in commercio ci sono; molti dei modelli di adesso sono anche molto più modaioli.

I sandali che sto usando adesso: non molto modaioli, ma piuttosto efficienti

Ma in escursione? Allora, vediamo.

– Confrontiamo ancora i “mitici” col nuovo modello. Questi hanno in più la stringa per la regolazione sul davanti: tenendola lenta, avrete la massima comodità del piede, come se foste in ciabatte; stringendola un po’, potrete invece esercitare una spinta più dinamica con la punta del piede.

– Ogni stagione ha la sua scarpa; i sandali, è evidente, non tengono l’acqua. Basta anche in po’ di rugiada che i piedi si bagnano.

– Però i sandali si asciugano anche in fretta; quindi in percorsi in cui dobbiate spesso attraversare piccoli torrenti, da questo punto di vista, non c’è di meglio.

– Nei sandali ovviamente entra tutto; quindi, in fondo con ghiaia fine, molte foglie, rametti etc., questo può essere fastidioso; non parliamo poi
dei ricci delle castagne, o della popò di mucca.

– La punta delle dita DEVE essere coperta. Lo so, i sandali modaioli davanti sono aperti. Ma quelli vanno bene per camminare dove ostacoli non c’è ne sono; con le dita scoperte il rischio di farsi male è molto alto, anche per chi sapesse “camminare bene”.

– Quasi tutti i sandali di adesso hanno suola abbastanza sottile e senza una grande scolpitura. Dipende dall’esigenza di mantenerli flessibili. Su terreni sassosi e duri però, a lungo andare, la suola sottile si sente.

– I sandali vanno sempre portati con calza adeguata, anche se non fa fine.

Conclusioni

In sintesi, ecco la mia opinione. I sandali sono una grande risorsa e possono essere usati in moltissime situazioni. Dove il terreno non è molto
accidentato, i piedi ringraziano, altrimenti, forse no. Come impressione generale, i sandali possono dare meno problemi da sfregamento, ma più problemi da impatto.

Quindi, direi, tenete conto, se voleste, di quello che ho scritto, e buttatevi, provate. Comunque, per me, a parte le caratteristiche intrinseche del sandalo in sè , adesso il sandalo ideale non esiste: bisognerebbe lavorarci ancora un po’.

Sandali da escursione. Filippo D’Antuono. piudimille.com. Tutti i diritti riservati